In base alle esigenze è possibile che alla visita, o a parte della stessa, partecipino terze persone (familiari o amici) al fine di acquisire punti di vista differenti sul disagio del paziente. Lo scambio conoscitivo porta alla ridefinizione dei sintomi, alla restituzione di senso di esperienze dolorose ed alla formulazione della diagnosi. Tale processo può richiedere più di un colloquio. Formulata la diagnosi, lo psichiatra condivide con il paziente il percorso di cura a lui più adatto. Tale percorso può declinarsi nella assunzione di farmaci, nell'inizio di una psicoterapia, individuale o di gruppo, o in un approccio combinato psicofarmacologico-psicoterapeutico.